Il corpo di George Floyd é privo di vita, ma la sua voce è forte più che mai, ed ha il potere di scuotere con forza nazioni intere. La sua uccisione pare abbia sollevato un tappeto che nascondeva ormai da tanto tempo rabbia e risentimento.
“I have a dream” risuona oggi più che mai nelle coscienze di chi credeva di aver sconfitto il fantasma del razzismo. Ma negli States si parla oggi di razzismo sistemico. Cosa significa? Ed a chi è riferito questo termine? Di seguito alcuni dati recuperati da articoli e studi americani (taluni a mio parere discutibili). Ho semplicemente riordinato e schematizzato alcuni concetti, ma non vi saranno mie interpretazioni o pareri, lascio questo compito a te che leggi, libero di commentare in fondo al post.
In effetti non è stato molto tempo fa che le persone parlavano di un’America post-razziale. Era stato eletto un presidente nero per la prima volta, e poi nuovamente rieletto quattro anni dopo.
Mentre la presidenza di Barack Obama è stata davvero un segno profondo e significativo dei veri progressi, il razzismo non è mai andato via. La presenza di un presidente nero, per quanto gradito ed eccitante, non può invertire secoli di dibattito razziale.
In effetti, secondo alcune statistiche, il razzismo è integrato in ogni livello della nostra società in modi che potrebbero sorprenderci.
Razzismo ad ogni livello della società
Il razzismo di questo tipo, il razzismo che infetta la struttura stessa della nostra società, è chiamato razzismo sistemico, e a prima vista potrebbe essere difficile da rilevare.
Dall’elezione di Donald Trump, odio e crimini sono in aumento negli Stati Uniti e si è intensificata la retorica sull’immigrazione. Noi stessi condanniamo questi terribili esempi di pregiudizio, ma il razzismo sistemico è qualcosa di diverso. Non si tratta necessariamente di violenza, piuttosto riguarda le decisioni quotidiane prese da persone che potrebbero anche non considerarsi razziste. Come ha detto il sociologo Eduardo Bonilla-Silva, “Il problema principale al giorno d’oggi non è la gente con i cappucci, ma la gente con gli abiti”.
Vediamo perché negli USA si parla di razzismo sistemico:
RICCHEZZA

Secondo uno studio, le famiglie bianche detengono il 90% della ricchezza nazionale, le famiglie latine detengono il 2,3% e le famiglie nere detengono il 2,6%. Non solo, la Grande Recessione ha colpito particolarmente le famiglie delle minoranze ed il divario di ricchezza è aumentato. Per ogni 100 dollari guadagnati da famiglie bianche, le famiglie nere ne guadagnano solo 57,30.
OCCUPAZIONE
È quasi impossibile costruire ricchezza senza un’occupazione stabile e gratificante. Ma il tasso di disoccupazione nero è stato costantemente il doppio di quello dei bianchi negli ultimi 60 anni.

Secondo i dati, neri con titoli universitari hanno il doppio delle probabilità di essere disoccupati rispetto a tutti gli altri laureati. Addirittura esiste uno studio che vuole dimostrare come nelle scuole americane gli alunni con nomi dal suono bianco, vengono richiamati circa il 50% in più del tempo rispetto ai candidati con nomi dal suono nero.
FORMAZIONE SCOLASTICA
Nelle scuole materne americane i bambini neri costituiscono il 18% della nazione,

ma costituiscono quasi il 50% delle sospensioni. Complessivamente, gli studenti neri rappresentano il 16% degli iscritti ed il 27% degli studenti ha avuto problemi con le forze dell’ordine. I ragazzi neri inoltre hanno una probabilità di essere condannati circa 18 volte superiore.
GIUSTIZIA CRIMINALE
I neri rappresentino il 13% della popolazione americana e circa il 40% della popolazione carceraria. Perché?

Inoltre quando i neri sono condannati, hanno circa il 20% in più di probabilità di essere condannati al carcere, e in genere subiscono pene più lunghe del 20% rispetto a quelle per i bianchi che sono stati condannati per reati simili. Una condanna per reato significa, in molti stati americani, perdere il diritto al voto. Ed in questo momento in America, oltre il 7,4% della popolazione afroamericana adulta ne è privata (rispetto all’1,8% della popolazione non afroamericana).
HOUSING
Quando il governo ha cercato di rendere i mutui più accessibili negli anni ’30, la Loan Corporation (e in seguito le banche private), ha stilato una classifica a punteggio per classificare i quartieri in tutto il Paese,

dando un punteggio elevato ai quartieri completamente bianchi e contrassegnando quelli con minoranze, come investimenti rischiosi. Uno studio recente ha dimostrato che alle persone di colore vengono mostrate meno case e appartamenti rispetto ai bianchi. Le proprietà dei neri sono ora ai minimi storici (42%, rispetto al 72% per i bianchi).
SORVEGLIANZA

Le statistiche mostrano anche che i conducenti di neri hanno circa il 30% in più di probabilità rispetto ai bianchi di essere fermati dalla polizia.
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